Teatro.it, 07.03.2013 – Contemporary Tango

Il palco del Rossini trasformato in milonga: in scena il Balletto di Roma

Teatro.itIl Teatro Rossini trasformato in milonga: é quanto avvenuto ieri sera, grazie a “Contemporary Tango”, lo spettacolo realizzato dal Balletto di Roma (regia e coreografia di Milena Zullo).
Attraverso l’utilizzo del linguaggio contemporaneo, l’opera racconta il tango sociale (quello che si balla in contesti sociali e per puro divertimento, il cosiddetto tango salón o milonguero per distinguerlo da quello escenario, danzato sul palcoscenico per il pubblico), non vissuto come un ballo, con i suoi schemi e passi tipici ma come racconto di un mondo ed un particolare modo di sentire.
Ci troviamo in una sala da ballo dove una donna delle pulizie sistema le sedie per gli avventori che giungeranno di lì a poco. La serata comincia: il tempo diviene Hora Zero, “il tempo dopo mezzanotte, un’ora di assoluta fine ed assoluto inizio”, come diceva Piazzolla: tutto è come sospeso e tutto può succedere: tanti sono gli incontri, gli abbracci (spezzati e riconquistati), le passioni, le gelosie, gli abbandoni, le fantasie, le solitudini: in una parola la ricerca dell’amore e le sue delusioni.
La sensualità è vibrante ed emana da ambo i sessi: le coppie si spogliano in scena e gli uomini danzano scalzi, a torso nudo. Le donne calzano scarpe colorate con tacchi a spillo sui quali si cimenterà anche una coppia maschile: le scarpe appaiono come il simbolo delle varie identità mentre le tante e diverse anime sono raccontate come un album di fotografie da sfogliare
“Nessuna danza popolare raggiunge lo stesso livello di comunicazione tra i corpi: emozione, energia, respirazione, abbraccio, palpitazione. Un circolo virtuoso che consente poi l’improvvisazione”- sostiene Miguel Ángel Zotto, leggenda vivente di quest’arte. Immaginatevi ora questo mondo, estremamente popolare (com’é noto, il ballo nacque nei bordelli della Gran Buenos Aires alla fine del XIX secolo) contaminato dalla purezza e dall’eleganza stilizzata del balletto: ne risulta un mix esplosivo, di grande impatto scenico, veramente difficile da dimenticare, grazie alla bravura di dodici ballerini ed alla preziosa partecipazione di Kledi Kadiu, albanese d’origine, che collabora col Balletto di Roma dal 2007.

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Paola Cecchini – 7 marzo 2013