Giulietta, una ribelle nel dopoguerra
In prima regionale il riallestimento del balletto ispirato al testo di Shakespeare
Debutta stasera, alle 21,30, in piazza del Popolo, il Vignale Monferrato Festival, con «Giulietta e Romeo» del Balletto di Roma in un riallestimento in prima regionale.
La creazione di Fabrizio Monteverde ha seguito il testo di Shakespeare, utilizzando la celebre partitura di Prokofiev. Ma invece che a Verona l’ambientamento è nel Sud inquieto del secondo dopoguerra.
La danza dei due amanti esprime i sentimenti dei personaggi. In Giulietta emerge la voglia di rinascere e non è un caso che il titolo sia stato ribaltato: «Giulietta e Romeo».
«Nell’odierno non c’è contemporaneità più attuale di un grande classico ben strutturato – dice Azzurra Schena, la Giulietta del Balletto di Roma -. Il pubblico vedrà un taglio cinematografico. L’ambientazione di questa tragedia nel nostro Sud Italia, nel secondo dopoguerra, è un tassello molto importante. Ci troviamo davanti a famiglie matriarcali, vediamo emergere con distinti tratti caratteriali tutte le figure femminili del balletto di Monteverde».
Giulietta, in particolare è il vero motore del dramma, che si trasforma nel simbolo di una ribellione giovanile e folle dove la si vede protagonista e vittima. I riferimenti storici non condizionano la performance, che emerge secondo il taglio voluto dall’autore.
Una manipolazione coraggiosa del testo per approfondire i sentimenti e le idee universali che hanno sempre colpito i lettori di Shakespeare. E la traduzione in danza funziona altrettanto bene.
Prevista una replica domani, alla stessa ora. Prima dello spettacolo, alle 20,30, la «Scuola dello spettatore» con Stefania Sanlorenzo e Arianna Perrone, un modo originale per fornire chiavi di lettura.
LA STAMPA, Alessandria
Brunello Vescovi, 23 giugno 2017
Vignale