Un pezzo d’Argentina con il Balletto di Roma a Schio
Nel gioco di sguardi Kledi Kadiu seduce l’Astra-milonga
Kadiu e i danzatori del Balletto di Roma nello spettacolo coreografato da Milena Zullo.
Il primo ballerino di origini albanesi cavalca la tradizione del tango attualizzandola e mantenendo il fascino di una danza unica, tra effimero e passione.
Il tango contemporaneo di Kledi Kadiu seduce il pubblico scledense.
Il tango è una esperienza unica che racchiude in sé l’effimero del presente e la passione del corpo. Non è un semplice ballo con i suoi passi tipici, ma un modo di esprimere se stessi e le proprie emozioni. In un’ora e dieci minuti di spettacolo il Balletto di Roma, coreografato da Milena Zullo e con protagonista maschile il ballerino Kledi Kadiu, ha fatto riscoprire, al pubblico di appas- sionati che gremiva il Teatro Astra di Schio, un’arte che affonda le sue origini nel dician- novesimo secolo, quando nella regione del Rio della Plata, al confine fra Argentina ed Uruguay, milioni di immigrati europei, fra cui molti italiani, cercavano la loro identità e una loro forma d’espressione artistica. Il tango, quindi, non è solo la testimonianza storica e culturale di un paese complesso come l’Argentina, ma è anche e soprattutto l’espressione di un lirismo universale, nutrito di sentimenti eterni come la malinconia, la nostalgia, la sensualità, la passione e la rabbia. Ispirandosi a queste emozioni lo spettacolo Contemporary Tango ha richiamato le suggestioni di una serata nella sala da ballo, propriamente detta milonga, in cui lo stile rapido, semplice e passionale della tradizione si univa agli assoli minimalisti della modernità. Uno spettacolo innovativo in cui i ballerini, spogliatisi degli abiti della quotidianità, si univano nella danza intesa come un dialogo creativo fatto di sensorialità, percezione istinto. La tradizione del tango è stata sottolineata, non solo con le musiche di Francisco Canaro, Lucio Demare, Juan D’Arienzo, Carlos Gardel, Astor Piazzola, Osvaldo Pugliese, Anibal Troilo e Angel Villoldo, ma anche con gli abbracci del paso doble in cui uomini e donne intrecciavano sogni, desideri, oblii generando una ricchezza di gesti di intensa forza espressiva. Kledi Kadiu, ottimo primo ballerino, ha impreziosito lo spettacolo con passi ispirati al modulo del balletto moderno. Seguendo un ritmo veloce e cadenzato i ballerini hanno così dato vita all’universo maschile, vigoroso e passionale, e a quello femminile, seducente e sfuggente, esprimendo con i movimenti del corpo, propri della danza contemporanea, varie forme d’amore: quello giovanile, felice e scherzoso, l’amor sacro ed il profano. Sul palco scledense si sono alternati incontri, passioni, gelosie, abbandoni, fantasie, soli- tudini, che le tante e diverse anime del Balletto di Roma hanno interpretato nello spazio senza tempo della milonga. Attimi in cui il presente, fatto di sguardi rubati e movimenti sinuosi, era scandito dal ritmo delle chitarre, dei pianoforti e delle fisarmoniche, mentre il futuro era composto da passi liberi e disincantati con cui i ballerini si sono rivestiti con gli abiti della quotidianità per poi abbandonare lo spazio etereo della sala da ballo.
Il pubblico ha gradito il sottile gioco della seduzione creato in scena applaudendo a lungo quest’espressione artistica nata dal connubio fra tradizione e modernità.
Giornale di Vicenza
Sara Panizzon – 15 febbraio 2015