Weekend in piena attività per il Balletto di Roma, impegnato non solo con l’apertura ufficiale dell’anno accademico presso i nuovi spazi in via della Pineta Sacchetti, ma anche con le prove della Compagnia e con un evento speciale che ha coinvolto i giovani danzatori della Scuola del Balletto di Roma.
Ieri, 4 ottobre 2020, è stato lanciato in anteprima al Giardino delle Cascate dell’Eur nell’ambito di Videocittà – Festival della Visione di Roma, il videoclip dal titolo “Riscriviamo il Futuro“: l’opera, presentata dall’azienda leader in campo scientifico e tecnologico Merck, racconta il vissuto delle persone con Sclerosi Multipla, dalle sfide quotidiane alla volontà di non arrendersi e alle loro vittorie.
Il video è frutto di un bel lavoro di squadra che vede coinvolti professionisti del settore medico, aziende e artisti: interpreti del videoclip, i danzatori della Scuola di danza diretta da Paola Jorio, protagonisti di una creazione ideata per l’occasione dal maestro Emanuele Burrafato, coreografo, scrittore e docente. La coreografia è stata creata su una canzone scritta dal musicista romano Marco Guazzone, con la collaborazione dei dipendenti di Merck, per raccontare un percorso tra paure e speranze, rinunce e voglia di riscrivere il proprio futuro. Il videoclip, realizzato in collaborazione con Onemore Pictures, è stato diretto da Irene Zoe Dattini.
L’evento di ieri si è aperto con un talk condotto da Manuela Cacciamani, Founder Onemore Pictures, al quale sono intervenuti Francesca Magnini, direttrice artistica del Balletto di Roma, Emanuele Burrafato, coreografo e ideatore del progetto, Andrea Paolillo, Medical Director Italia di Merck, Irene Dattini, regista e ideatrice del videoclip e il cantautore Marco Guazzone.
“La Scuola del Balletto di Roma ha sempre accolto la sfida di sostenere la società nei percorsi di sostegno fisico alle persone affette da patologie – sottolinea Luciano Carratoni, direttore generale del Balletto di Roma – Quindi anche in questo caso ci siamo subito resi disponibili. Un progetto importante e meraviglioso al quale siamo stati felici di aderire e partecipare attraverso la danza, forma d’arte nobile dalle mille sfaccettature”. “Dalla musica alla danza il passo è stato breve – conferma il dottor Andrea Paolillo, principale artefice del progetto – perché per le persone con la Sclerosi Multipla le limitazioni motorie che possono insorgere con la malattia o con la sua progressione sono il primo grande ostacolo da superare. La scelta della Scuola del Balletto di Roma è stata quindi naturale perché da sempre molto sensibile a queste tematiche e pronta a questo tipo di collaborazioni”.
“Sentita la musica di Marco Guazzone il mio obiettivo è stato quello di pensare ad una coreografia che rispettasse il testo e la sua intensità – racconta il coreografo Emanuele Burrafato – Ho dunque utilizzato movimenti fluidi ed apparentemente semplici che testimoniano non solo le varie fasi del percorso di accettazione della malattia, ma anche la possibilità insita nella nostra forza di volontà di modificare l’ambiente che ci circonda e vincere l’indifferenza e la paura nei confronti di nuove sfide. Al laboratorio per la preparazione della coreografia hanno partecipato gli allievi della Scuola del Balletto di Roma e alcuni ragazzi della loro stessa età con SM: hanno provato e danzato insieme. Un incontro importante per tutti. Sono contento e molto orgoglioso di questo progetto e di averlo realizzato con il Balletto di Roma, sempre attento e partecipe nei confronti di queste iniziative”.
Nelle immagini, alcuni momenti della giornata di ieri con gli allievi della Scuola di Danza, la direttrice artistica della compagnia Francesca Magnini e il maestro Burrafato: una bella occasione di incontro e condivisione, nel segno della musica e della danza, per una causa importante.