Gli allievi di Paola Jorio danzano alla conferenza internazionale di UNI Europa
Il cielo romano di fine inverno preannuncia soli primaverili di nuove esperienze per i giovani artisti della Scuola di danza del Balletto di Roma. Diretti con mano ferma e animo appassionato da Paola Jorio, i boccioli si preparano a fiorire fluttuanti e colorati nei giardini del mondo. Nel cuore dell’anno accademico, la direttrice presenta al pubblico i frutti del lavoro, intenso e accuratissimo, della squadra di docenti del Balletto di Roma, maestri di arte, cultura, disciplina e dedizione per centinaia di ragazzi in viaggio verso il sogno e la professione.
Dopo la serata di moda e solidarietà al Teatro Quirino, è del tutto nuovo il palcoscenico che accoglie quattordici allievi della scuola, ancora una volta selezionati da Paola Jorio e dalla coreografa Milena Zullo per riportare in scena estratti dallo storico repertorio della compagnia romana. Lo Sheraton Roma Hotel, per tre giorni centro di scambio internazionale in occasione della conferenza Changing Europe together a cura della federazione dei sindacati UNI Europa, è oggi anche lo spazio scenico dei nostri ballerini, perfetti rappresentanti di quella sana gioventù che l’Europa ha il dovere di salvaguardare, preservandone le speranze, gli obiettivi, le potenzialità, i meriti.
L’evento che riunisce a Roma i più noti esponenti sindacali del paese e uditori da tutta Europa ha messo alla prova le capacità tecniche e interpretative dei ragazzi, impegnati questa volta ad adattare l’esibizione non solo ad un luogo non-teatrale, ma anche ad un pubblico variegato e internazionale. Una sfida che li ha visti vincitori e che ha infine regalato al gruppo calorosi applausi e consensi. Una vittoria di squadra che registra un secondo importante traguardo per una scuola giovane, sempre più impegnata nella formazione professionale e nell’arricchimento culturale delle nuove generazioni di danzatori.
È Amedeo Giunta, allievo della scuola e apprentice della compagnia, a raccontarci questa esperienza; con voce quieta ed emozionata che tradisce un cuore di appassionata vocazione e candida gratitudine, Amedeo descrive il viaggio, difficile e bellissimo, di un giovane che inizia a vedere i risultati di anni di studio, tra la paura e il desiderio di toccare con mano il proprio sogno: “L’esperienza di oggi ha posto me e i miei compagni di fronte ad un contesto profondamente diverso da quello a cui siamo abituati. Come allievi ci esibiamo in genere nei teatri, mentre questa volta si trattava di una sala conferenze; questo ci ha imposto una diversa disposizione degli spazi e un approccio del tutto nuovo nei confronti degli spettatori che potevano osservarci da diverse angolazioni. Un’esperienza diversa, ma di grande importanza per la nostra crescita professionale”.
“Eravamo protagonisti di ben tre momenti della cerimonia d’apertura con estratti dalla coreografia Don Chisciotte di Milena Zullo, storico pezzo di repertorio della compagnia del Balletto di Roma. Abbiamo danzato pas de deux e brani di gruppo che l’autrice ha appositamente rimontato per l’occasione adattandoli all’insolito spazio scenico. E’ stata proprio la maestra Zullo a scegliere i quattordici interpreti selezionandoli all’interno della scuola in accordo con la direttrice. A livello mentale la preparazione è stata estremamente stimolante perché, nei limiti di tempo che avevamo, ci ha imposto grande velocità di apprendimento e capacità di adattamento, qualità utilissime per mettersi alla prova con i rapidi ritmi del lavoro professionale. Quello che stiamo vivendo con Milena Zullo è un percorso di conoscenza reciproca che sta crescendo con nostro grande piacere; è un’autrice molto attenta al dettaglio, fornisce sempre la giusta informazione per entrare nell’immagine che vuole trasmettere e inoltre si prende cura di noi, conosce i nostri limiti e risveglia le nostre potenzialità. Sentivamo davvero il bisogno di questo genere di esperienza, di uscire e vivere il palcoscenico per comprenderlo”.
Esperienza, quella di oggi all’Hotel Sheraton, che Amedeo e i compagni hanno affrontato con la determinazione di veri professionisti: “È un approccio alla scena che apprendo ogni giorno di più grazie anche alle mie recenti esperienze come apprentice nella compagnia. Quando mi trovo in un luogo, si tratti di teatro, museo o altro, faccio innanzitutto una valutazione mentale degli spazi e cerco di capire come adattarvi il materiale coreografico. In questo caso siamo stati guidati dall’autrice, ma è capitato anche di doverlo fare in maniera autonoma, ad esempio qualche settimana fa in occasione della performance Set Up a Venezia. Il palcoscenico di un teatro è qualcosa che conosci, puoi immaginarlo e prevederlo. Se l’ambiente cambia, è anche il pensiero a dover cambiare. Devi riuscire a danzare per gli spettatori tutt’intorno, raggiungerli ed essere espressivo a 360°”.
Serietà e professionalità che non sono sfuggite oggi a chi ha assistito all’esibizione dei ragazzi del Balletto di Roma: “Il pubblico di oggi era caloroso ed interessato, oltre 700 persone da diverse nazioni europee che alla fine hanno applaudito alzandosi in piedi. Un momento inaspettato e significativo per tutti noi; vedere i loro volti e sentire gli applausi così da vicino ci ha profondamente emozionato”.
Arricchito dalle recenti esperienze, pieno di speranze e obiettivi, Amedeo parla con entusiasmo del percorso nella compagnia, augurando a se stesso e ai suoi compagni il grande salto verso la professione: “La scuola fornisce le basi ed è fondamentale; sono poi la scena e il lavoro a formare il danzatore. Dallo scorso aprile ho la fortuna di condividere il percorso della compagnia diretta da Roberto Casarotto e di partecipare al processo creativo di importanti coreografi come Itamar Serussi e Alessandro Sciarroni. È stato un crescendo di occasioni ed esperienze che a breve mi porterà ad esibirmi con i professionisti della compagnia al Belgrade Dance Festival. Vivo tutto questo con emozione e un po’ di paura, ma penso siano proprio queste insicurezze a rendermi ancora più determinato e volenteroso. Si tratta di esperienze che formano il carattere e la fiducia in se stessi e più le vivo più cresce il desiderio di danzare e stare in scena, per questo mi sento felice e onorato di prendere parte alle produzioni storiche e recenti del Balletto di Roma”.
Nelle immagini, gli allievi del Balletto di Roma durante l’esibizione di lunedì 14 marzo all’Hotel Sheraton di Roma. Interpreti: Mara Salvaggio, Michela Cagnin, Andrea Ginevra, Fabiana Suppressa, Margherita Pizzi, Helena Roake, Amedeo Giunta, Carlotta Brogi, Shirin Navacci, Alessandro Pulitani, Martina Valentini, Giancarlo Penazzo, Flavia Falcone, Flaminia Fileri.