Tre ragazze del Corso di Avviamento Professionale del Balletto di Roma sono state protagoniste in Sardegna dello spettacolo “La Gioconda”, una grande produzione d’opera che è tornata in scena, dal 7 al 16 febbraio 2025 al Teatro Lirico di Cagliari, con le coreografie di Valerio Longo sulla musica di Amilcare Ponchielli e il libretto di Arrigo Boito, tratto dal dramma “Angel, tyran de Padoue” di Victor Hugo.
Le tre danzatrici raccontano la loro esperienza, affermando di essere state coinvolte in un nuovo viaggio di crescita dal punto di vista professionale e personale per la prima volta nel mondo del teatro lirico, una “grande macchina” caratterizzata da reparti che la compongono – quello di sartoria, costumi, di trucco e parrucco – di una complessità molto diversa rispetto agli spettacoli fatti in precedenza. Il lavoro con il coreografo Valerio Longo, raccontano le tre ragazze, è stato importante per il supporto ricevuto non solo dal punto di vista coreografico durante la creazione e nelle due settimane di prove in teatro, ma anche dal punto di vista umano, grazie alla scoperta di nuove chiavi di lettura per entrare nel mondo professionale, fatto di ascolto e collaborazione con gli altri interpreti dello spettacolo.
A proposito di questo lavoro, Valerio Longo spiega che la professionalità di un danzatore o danzatrice non risiede tanto nei luoghi ma nel modo in cui ci si approccia agli spazi stessi e alle situazioni, nella prospettiva di un cammino del singolo volto ad acquisire la capacità di inserire il proprio valore nei vari ambienti. L’approdo al teatro lirico di Cagliari, infatti, ha costituito per le ragazze del CAP una grande crescita poiché le ha viste alle prese con regole diverse e di conseguenza nella condizione di mettersi a disposizione di un processo.
Valerio Longo si è occupato di ricostruire una nuova versione della coreografia “cucita” proprio sulle danzatrici scelte per la produzione. Queste ultime hanno alle spalle un lavoro di formazione importante avvenuta al Balletto di Roma nel Corso di Avviamento Professionale (CAP), un percorso utile come trampolino di lancio nel mondo lavorativo. Questo corso rappresenta l’essenza formativa e il valore formativo del Balletto di Roma, capace di mettere a frutto un lavoro didattico che porta a maturare il proprio valore per poi calcare palcoscenici di diverse tipologie come in questo caso quello del Teatro Lirico. Spiega Longo: “io seguo tutto questo e per me è una grande felicità vedere la luce nei loro occhi quando danzano davanti ad un pubblico in teatro”. Durante il processo creativo, il coreografo infatti comincia partendo da varie idee e dalla musica ma è la presenza del danzatore, del suo talento e bellezza ad ispirare un immaginario. Ancora una volta la professionalità si rispecchia non solo negli atteggiamenti ma anche nell’approccio alla creazione, in quanto i danzatori pur mantenendo la propria personalità e i propri valori, devono rimanere fedeli all’idea coreografica, pur facendola propria.
Ecco alcune dichiarazioni delle tre ragazze protagoniste, alle quali è stato chiesto di esprimere le sensazioni provate durante questi giorni intensi:
Camilla: “Lavorare per l’opera lirica ‘La Gioconda’ di Amilcare Ponchielli è stata senza dubbio l’esperienza più importante e straordinaria alla quale ho preso parte. È stato un vero viaggio in crescendo, uno studio ricercato e adattato alle nostre qualità fisiche che ci ha permesso di scoprire nuovi stimoli, un nuovo approccio, una nuova mentalità e ci ha messo di fronte ad una nuova realtà differente a quella a cui siamo abituate ogni giorno. È stata un’esperienza formativa non solo al livello fisico, che senza alcun dubbio mi ha consentito di ricercare la profondità e l’accuratezza di ogni singolo dettaglio nel movimento, ma anche e soprattutto sotto un punto di vista mentale che mi ha posto faccia a faccia davanti ad una nuova sfida con me stessa, fatta di ostacoli ma anche di innumerevoli soddisfazioni e immensa gratitudine.”
Alessia: “Danzare al Teatro Lirico di Cagliari è un’esperienza unica, un viaggio attraverso la musica, un’emozione pura. Ogni prova è un’occasione per crescere, scoprire nuove sfumature del proprio corpo e della propria espressività. Sul palco, la fatica si trasforma in energia, un dialogo silenzioso che arriva dritto al cuore del pubblico.”
Annalisia: “Un’esperienza senza dubbio unica quella che ho potuto vivere lavorando, grazie al Balletto di Roma e a Valerio Longo, nella messa in scena dell’opera lirica ‘La Gioconda’. Ho avuto modo di interfacciarmi con l’organizzazione di uno spettacolo che richiede un perfetto ingranaggio tra diverse figure professionali sia artistiche che non, e che ha stimolato non solo la mia ricerca del movimento ma anche la sincronia con le diverse forme di artisticità presenti sul palco. Dall’inizio ad oggi ho potuto mettermi alla prova su diverse sfide legate principalmente a imprevisti che hanno richiesto immediato adattamento e che hanno contribuito alla mia personale crescita”.