Dopo la fondazione della compagnia, avvenuta nel 1960 grazie all’incontro tra l’étoile Walter Zappolini e la prima ballerina Franca Bartolomei, gli spettacoli vengono inseriti nel calendario delle grandi manifestazioni promosse in occasione delle Olimpiadi ed ottengono grande successo in un teatro appositamente allestito all’interno del Ninfeo di Villa Giulia, prestigiosa Villa Romana sede del museo etrusco.
Il 1963 vede il complesso ballettistico arricchirsi di nuovi elementi orchestrali, della preziosa collaborazione dei professori dell’Orchestra Cinefonica Italiana e del direttore e maestro Fernando Candia che lavorerà per molti anni con il Balletto di Roma.
Per l’occasione vengono creati balletti come “Simple symphony”, esposizione del tema musicale trasposto in versione coreografica da Walter Zappolini su musiche di Britten, “Sonata di Primavera” di Franca Bartolomei su musiche di Bucchi, “La fuga” con coreografia di Giuseppe Urbani e musiche di Webern, “Liebestod”, coreografato da Walter Zappolini, musicato da Liszt e Wagner, “Gli allegri studenti di Oxford” con coreografia di Franca Bartolomei, musiche di Candia e danzatori come Vittorio Toninato, Hanna de Quell e Paola Jorio, attuale direttrice della Scuola di danza del Balletto di Roma.
Così dichiara la stessa direttrice Paola Jorio a proposito dei primi anni di lavoro in compagnia: “È per me una grande emozione ricordare quei momenti vissuti con la compagnia in cui sono nata e cresciuta come danzatrice e docente. Rimarrà sempre impressa nella mia memoria la figura dolce di Franca Bartolomei e quella autorevole di Walter Zappolini. In particolare, di quei primi anni ricordo il fascino dei luoghi in cui portavamo in scena i nostri spettacoli, Villa Giulia, bellissima, e il prestigio di ballare con musica dal vivo accompagnati da una numerosa orchestra diretta dal maestro Fernando Candia. Ricordo con piacere l’impegno di quelle lunghe ore di prove al teatro all’aperto del Ninfeo di Villa Giulia, spesso anche sotto il caldo sole romano. Tutto però era vissuto con grande felicità grazie all’entusiasmo e alla passione di tutti noi danzatori, dei coreografi e dei miei maestri”.
Informazioni sugli spettacoli del 1963 tratte dalla tesi di laurea “Il Balletto di Roma. Storia e cronologia” di Silvia Cagnoli, anno accademico 2002-2003, Università degli Studi di Siena.