In una scena anche due allieve della Scuola Balletto di Roma, Eleonora e Livia
È al cinema dall’8 novembre – e ancora il 9 e 10 novembre – il film “CARLA”, distribuito da QMI, che ripercorre il percorso umano e professionale di Carla Fracci, icona della danza mondiale, universalmente riconosciuta come una delle più grandi étoile del XX secolo. Girato tra Roma, Orvieto e Milano, il film parte da Carla bambina nell’immediato dopoguerra e la segue, adolescente e giovane donna, nella Milano degli anni ‘50-’60, per raccontarne l’ascesa al successo. Istinto, passione e sfida, gli elementi che hanno portato Carla Fracci alla consacrazione internazionale, calcando i palcoscenici più importanti e incantando il pubblico del mondo.
Al film hanno partecipato anche due giovanissime allieve provenienti dalla Scuola Balletto di Roma, Eleonora e Livia, interpreti rispettivamente di Carla Fracci bambina e della sua migliore amica. In un momento del film, le vediamo impegnate in una sequenza danzata sulle note del Pizzicato, da “Sylvia” di Léo Delibes (le coreografie del film sono di Paul Chalmer). Per le nostre allieve, una bellissima esperienza, tra l’emozione di vestire i panni di una delle più grandi stelle del balletto e di danzare sul set di una prestigiosa produzione cinematografica e televisiva.
La direttrice della Scuola Balletto di Roma, Paola Jorio, ha seguito le prove ed è stata in contatto, fino a pochi giorni prima della scomparsa, con Carla Fracci: “Abbiamo lavorato insieme per molti anni, quando dirigeva il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma – ricorda Jorio, direttrice in quegli anni della Scuola di Danza dell’Opera. – Donna sensibile, di profonda umanità, empatica, sempre così vicina alle persone. Non era quel mito distante, irraggiungibile. Esigente, ma mai severa, apprezzava sinceramente le esibizioni degli allievi e li osservava con passione correggendoli con semplicità e affetto. L’ho vista al lavoro senza risparmiarsi mai: era sempre lì con il corpo di ballo, ad allenarsi, alla sbarra e in palcoscenico. Penso con emozione alle occasioni in cui è stata ospite della Scuola del Balletto di Roma: il modo in cui riusciva a spiegare con verità e profondità i dettagli dell’interpretazione di un personaggio restano sorprendenti; portava la sua straordinaria esperienza del palcoscenico, vissuta ai massimi livelli, rendendola comprensibile, chiara, diretta”.
A prestare il volto alla grande étoile Fracci è l’attrice Alessandra Mastronardi; nelle scene danzate, a farle da controfigura è Susanna Salvi, da poco nominata étoile del Teatro dell’Opera di Roma, allieva di Paola Jorio negli anni di direzione della Scuola di danza dell’Opera.
Semplicemente “Carla”. Un titolo che è una scelta e che vuole raccontare anche la donna Carla Fracci, prendendola a esempio di un modo di vivere la femminilità all’avanguardia rispetto alla sua epoca. Realizzato con la consulenza diretta della stessa Carla Fracci, del marito, il maestro Beppe Menegatti, e della collaboratrice storica Luisa Graziadei, il film – al cinema in questi giorni, distribuito da QMI, e a dicembre su Rai1 – è liberamente ispirato all’autobiografia “Passo dopo passo – La mia storia”. Il film ha anche rappresentato l’occasione, unica, di respirare le atmosfere del Teatro alla Scala di Milano: è la prima volta, infatti, che gli spazi del prestigioso teatro vengono concessi a una produzione fiction, supportata anche dal patrocinio della Regione Lombardia e dal contributo del Comune di Orvieto.
Il film “Carla”, con la regia di Emanuele Imbucci, è una coproduzione Rai Fiction-Anele.