Proposte Danza 2025/2026
DiNcAnTo
“Passi di danza sull’opera belliniana”
Presentazione
DiNcAnTo. Passi di danza sull’opera Belliniana” è un percorso danzato che emerge dalle suggestioni e visioni di una terra, per l’appunto, incantata, caratterizzata da elementi naturali di cui il grande musicista siciliano si è nutrito durante la sua intensa, seppur breve, carriera musicale. Quattro soprani Le DIV4S, quattro personaggi femminili: Norma, Giulietta, Amina, Elvira. Quattro elementi a rappresentare la Sicilia di Bellini: l’Acqua del mare che lo ha accompagnato per tutta la sua giovinezza, ma anche il mare tumultuoso e temibile del suo primo viaggio verso Napoli; l’Aria con i profumi straordinari di una terra unica, l’aria che disegna con le nuvole sopra il Vulcano; la Terra, con i suoi frutti carichi di colore e di sapore, la terra delle radici inestirpabili; il Fuoco di un Vulcano indomabile, che diventa il fuoco sacro di Norma e che diventa infine il fuoco interiore della malattia che lo ha divorato, concludendo con Casta Diva come un canto sacro che accompagna il viaggio di ritorno di Bellini verso la terra Madre. Questi elementi, fonte di vita, restituiranno al pubblico la mente e il cuore di un grande musicista la cui arte continua a incantare platee di tutto il mondo, tra immensità e bellezza.
DiNcAnTo è un viaggio tra le melodie immortali di Bellini, un percorso stilistico che sovrappone i personaggi femminili delle sue opere con le donne da lui realmente amate. Dal mondo notturno e onirico di Sonnambula allo splendore della vita parigina, dalle passioni amorose mai felici al rito sacrificale di Norma, lo spettacolo si sviluppa in un vortice di immagini, note e passi di danza, giocando con gli stili e le suggestioni che nascono da musiche sublimi e senza tempo.
Un nuovo percorso produttivo che vuole avvicinare e far conoscere il mondo della lirica al pubblico giovane della danza, a cui il Balletto di Roma si rivolge da sempre promuovendo l’eccellenza dei linguaggi contemporanei attraverso rivisitazioni uniche di classici facenti parte della lunga e importante tradizione del balletto di repertorio. Lo spettacolo è il risultato di una sinergia artistico-produttiva tra le due strutture: quella romana con oltre sessant’anni di storia alle spalle e quella messinese, punto di incontri e attracchi culturali di una Città pronta a rilanciare con vigore e forza nel post-pandemia nuovi e interessanti progetti artistici nel segno della contaminazione e della ibridità delle forme artistiche.
La rappresentazione dello spettacolo potrà essere realizzata in collaborazione con orchestre stabili presenti nei vari territori nazionali e internazionali attraverso accordi artistici programmabili durante le diverse stagioni teatrali.
La Compagnia
La Compagnia del Balletto di Roma promuove da sempre la produzione e la diffusione della danza d’autore italiana in Europa e nel mondo, con un repertorio attento oggi all’innovazione e alla ricerca, fondata sulla storia e la tradizione che lo hanno reso famoso.
Il Balletto di Roma nasce nel 1960 dal sodalizio artistico tra due icone della danza italiana: Franca Bartolomei e Walter Zappolini. Nel corso dei suoi 64 anni di vita, ha visto susseguirsi prestigiose collaborazioni e molteplici anime creative, che hanno contribuito a far crescere l’attività produttiva sia in termini di quantità che di qualità delle opere allestite, con un crescente consenso di pubblico. Con il passare del tempo la Compagnia romana ha costruito un modello produttivo unico nel suo genere in Italia, volto alla preservazione del repertorio e al rinnovamento dello stesso, attraverso il sostegno della creatività coreografica e il mantenimento del livello tecnico e interpretativo dei danzatori.
Oltre alla produzione artistica, ramo caratterizzante dell’azienda, Balletto di Roma promuove anche la formazione a 360 gradi: questi i due pilastri portanti della struttura. Un impegno parallelo che converge in un unico brand di eccellenza nel panorama culturale italiano e internazionale e che si pone come unico obiettivo, in questo momento storico, la crescita delle nuove generazioni di danzatori e il loro riconoscimento formativo a livello nazionale ed europeo. Un progetto sostenibile grazie al contributo di Enti pubblici (Stato/MIC, Regione Lazio, Comune di Roma, Comunità Europea, Istituti Italiani di cultura all’estero) insieme al gradimento del numeroso pubblico al botteghino che accorre ogni anno ad applaudire i numerosi spettacoli programmati.
L’attuale profilo della struttura è frutto dell’attività manageriale di Luciano Carratoni, che fin dai primi anni duemila ha affidato gli orizzonti artistici a personalità della danza italiana e internazionale: da Franca Bartolomei e Walter Zappolini, a Cristina Bozzolini e Roberto Casarotto fino al 2017, per poi portare dal 2018 un significativo cambio generazionale al vertice della struttura nominando alla direzione artistica Francesca Magnini. La nuova figura ha rafforzato gli schemi e ampliato gli obiettivi d’internazionalizzazione coinvolgendo enti e istituzioni, attive in questo importante processo di crescita che ha permesso di coniugare al meglio la tradizione con l’innovazione e di sviluppare la presenza della Compagnia in Europa e nel mondo.