Nuova Produzione 2018
Atto unico per 8 danzatori: 4 uomini e 4 donne
In co-produzione con il Festival Oriente Occidente
Coreografia Davide Valrosso
Rielaborazione Musicale Pierfrancesco Mucari
Debutto 31 agosto 2018
Festival Oriente Occidente, Rovereto
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Note di regia
“Sogno di una notte di mezza estate” è una delle opere più affascinanti di William Shakespeare, una commedia immersa in un’atmosfera fantastica, capace di suscitare emozioni e meraviglia. In principio l’opera fu destinata a rappresentazioni private, mentre più tardi il testo fu riadattato come spettacolo pubblico. In bilico tra questa dimensione intima e collettiva, tra surrealismo e folklore, la Compagnia del Balletto di Roma dà origine alla storia fantastica e tenebrosa di coppie d’innamorati che si perdono e s’inseguono in un bosco labirintico, fatto d’insidie e seduzioni.
La nuova creazione di Davide Valrosso riflette su due temi fondamentali: la magia e il sogno. Magia non è altro che l’amore, simboleggiato nella commedia dal succo di un fiore magico che agisce sugli occhi: è, infatti, con lo sguardo che ci s’innamora per la prima volta scrutando l’oggetto del desiderio. Altro tema è il sogno, preponderante a tal punto che realtà e fantasia arrivano a confondersi, amplificando lo sguardo su un accadimento a-temporale. L’elemento onirico è reso dalla presenza di corpi vivi e impalpabili che danzando animano Puck, creatura irreale ma sempre presente che muove, a volte anche senza volerlo, i fili delle relazioni umane. Puck è vitalità e caos, gioco e divertimento, senza cattiveria. Puck è l’infante irruento e scherzoso che è dentro ognuno di noi.
In termini coreografici la cifra chiave è da ricercarsi in un passaggio fluido da elementi accademici a una danza più materica: tracciati ambivalenti che si nutrono l’uno dell’altro, in un migrare continuo dall’etereo al corporeo. Attraverso un focus intermittente su situazioni scelte, le azioni si sovrappongono come in una dissolvenza incrociata, inglobando sguardi densi d’immaginazione, in un’esperienza di visione che riecheggia quella dello spettatore del Teatro Elisabettiano, invitato continuamente a “giocare di fantasia”. Danzatori in colori pastello e scena di un bianco sognante s’immaginano immersi nella stessa sostanza, fatta di materiali sottili che sussurrano e non descrivono. La coreografia dei duetti e delle parti di gruppo amplifica una densità di presenza voluminosa abbastanza da donare al corpo e alla scenografia una consistenza tangibile e insieme immateriale: saranno gli spiriti irreali dei personaggi a concretizzarsi in un mondo del tutto surreale, ma che ci parla da vicino.
Shakespeare ci fa intuire quanto noi esseri umani siamo insignificanti di fronte a cose che non possiamo in alcun modo controllare. Ci fa riflettere su come il caos possa essere artefice del nostro destino, poiché nulla possiamo fare – almeno apparentemente – per contrastarlo. Attraverso la danza del suo “Sogno, una notte di mezza estate” Valrosso ci suggerisce di coltivare il senso trasformativo di questo caos fatto d’inganni, gelosie e tenerezze, accogliendo il potere che pensieri, parole e gesti hanno di farci abbandonare inesorabilmente alla bellezza.
Durata 60 minuti
Davide Valrosso
Davide Valrosso, artista associato al Festival Oriente Occidente e a VAN, associazione culturale.
Dopo essersi diplomato all’English National Ballet, ha studiato in numerosi centri di formazione contemporanea quali London Contemporary, Rambert School, Rafineri. Per cinque anni ha lavorato stabilmente con la compagnia Virgilio Sieni, sia come danzatore che in qualità di performer e formatore all’interno dell’Accademia sull’Arte del Gesto. Come interprete ha collaborato con artisti visivi e coreografi, tra cui Tino Sehgal, Paolo Bronstein, Ariella Vidach, Laura Corradi, Paolo Mohovich, Gustavo Ramirez, Jacopo Godani, Eugenio Scigliano, Raymond Sullivan, Daniele Ninarello, Antonello Tudisco, Raphael Bianco, Pascal Touzeau, Cristina Rizzo, Fabrizio Favale. Attualmente impegnato come danz’autore nel progetto Cosmopolitan Beauty, prodotto da Cango_Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza e supportato dal Teatro Pubblico Pugliese (selezione Anticorpi 2016), e nel progetto We_Pop, prodotto dal Festival Oriente Occidente. È stato selezionato per la NID Platform 2017 ed è inoltre coinvolto nel progetto Prove D’autore XL, edizione 2017, nell’ambito del quale ha creato “We are not alone” per il Triennio del Balletto di Roma, sotto la direzione di Roberto Casarotto. Da gennaio 2018 sarà impegnato nella creazione di un nuovo solo, “Biografia di un corpo”, prodotto da Kilowatt/Capotrave, nell’ambito del progetto europeo Be SpectACTive! Il nuovo lavoro debutterà in luglio 2018 durante Kilowatt Festival. In settembre 2018 sarà impegnato nella creazione di “70.000”, un progetto di formazione per l’Accademia Nazionale di Danza di Roma. I lavori di Davide Valrosso sono stati presentati in numerosi festival e rassegne in Italia e all’estero.
Valeria Villeggia
Cantante, arpista e compositrice, è una artista unica nel panorama italiano, capace di evocare il fascino di una antica cantastorie e la purezza del suono classico. Dopo gli studi di Composizione al Conservatorio di S.Cecilia e canto lirico al Conservatorio di Firenze, dove consegue il diploma in Direzione di Coro, ha iniziato ad accompagnare il suo canto con piccole arpe dal suono arcaico, che l’hanno condotta ad esibirsi presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Teatro Ambra Jovinelli, il Teatro della Reggia di Caserta, il Teatro dell’Opera di Firenze.