Doppio Debutto: Paradox e Home Alone

debutto-prove-in-sala Doppio debutto in due contesti diversi, per due nuove produzioni del Balletto di Roma, il prossimo aprile. Debuttano infatti in prima assoluta al Belgrade Dance Festival di Belgrado rispettivamente il 6 e 7 aprile Home Alone di Alessandro Sciarroni e Paradox di Paolo Mangiola e Itamar Serussi; la prima italiana di queste produzioni, che sono anche le prime del rinnovato percorso di ricerca coreografica, portato avanti dal nuovo direttore artistico Roberto Casarotto, sarà al Teatro Verdi di Padova, il 16 aprile per Paradox e il 17 aprile per Home Alone.

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HOME ALONE, è spettacolo di danza – con interazioni video – ideato da Alessandro Sciarroni (con la collaborazione di Lisa Gilardino) per il pubblico più giovane, e interpretato dai danzatori dell’ensemble romano. La produzione rientra nel programma TEATRO RAGAZZI con cui il Balletto di Roma intende avviare progetti di danza e arti visive per i più piccoli; un pubblico cui Sciarroni ha già dedicato, con notevole successo anche all’estero (ad esmpio, al Festival d’Automne a Parigi e alla Biennale de la Danse a Lione), il suo spettacolo Joseph_kids, anch’esso costruito attorno alle nuove tecnologie. Scopo dello spettacolo, porre la tecnologia come veicolo di creatività, per giovani (e adulti), e non come strumento che induca alla passività.

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PARADOX è invece una riflessione sul tema del genere, affidata a due coreografi differenti per stile che scelgono anche differenti punti di vista sulla questione. Paolo Mangiola, coreografo associato del Balletto di Roma, presenta FEM: una creazione che ribalta i codici e i riti del balletto accademico riguardanti la figura femminile, portando le danzatrici oltre le consuete cornici drammaturgiche stereotipate, e permettendo alla donna di parlare senza filtri allo spettatore, in una composizione coreografica che rende ogni singola performer parte attiva nella partitura. Itamar Serussi, già danzatore per Batsheva Dance Company e resident coreographer di Scapino Ballet Rotterdam, nell’assolo Sycho propone un viaggio nelle emozioni, nella vulnerabilità e nella forza di un giovane uomo, mentre nello studio per sei danzatori Tefer svela i contrasti di una mascolinità inattesa, tra virilità note e sensibilità rimosse.