Il 2016 per i nostri danzatori del corso triennale professionale si è aperto con sessioni di Rolfing Movement, guidate dalla rolfer Rosaria Busia, che ci svela di essere diventata rolfer proprio dopo aver provato i benefici di questa pratica in prima persona, e che in questa intervista ci spiega le basi da cui parte il Rolfing Movement e qual è stato il suo lavoro con i danzatori.
Cos’è il rolfing movement?
Sono movimenti ideati dalla Dottoressa Ida Rolf, studiati per mantenere i benefici delle sedute di Rolfing e ampliati negli anni da diversi Rolfer. Si parte dal concetto che i corpi umani esistono nella forza di gravità e sono soggetti alle leggi della meccanica: una di queste afferma che le masse devono essere equilibrate per essere stabili; quindi, quando le masse della testa, del torace e del bacino sono allineate, la struttura presenta minore resistenza e la forza di gravità può fluire. “Vogliamo portare il corpo verso il luogo in cui la gravità lo rinforzi, gli sia amica e divenga una forza nutritiva” così diceva la dottoressa Rolf.
Come nasce la tecnica?
Ida Rolf era una biochimica che studiava metodi non convenzionali come l’omeopatia, l’osteopatia, lo yoga. E’ da questi studi che nascono le sue due intuizioni, base del metodo: il fatto di essere immersi nel campo gravitazionale e l’importanza del tessuto connettivo della struttura. Il tessuto connettivo è molto duttile, elastico e plastico: la sua struttura può essere cambiata, e questo cambiamento è in grado di modificare altre strutture più profonde. Il Rolfing movement venne sviluppato sotto forma di particolari movimenti, in un continuo evocare il movimento del corpo in una condizione favorevole alla gravità: solitamente noi combattiamo la forza di gravità, mentre con questa tecnica la facciamo fluire e la utilizziamo a favore dei nostri movimenti. Il corpo così risponde in maniera semplice ed economica a questa forza piuttosto che combatterla.
Quali sono i benefici di questa pratica?
Il corpo diventa più armonico, più consapevole. Tutto è più morbido, non c’è sforzo nei movimenti, ci si muove in maniera fluida, senza fatica, e naturalmente si diventa più flessibili. Quindi aumenta la consapevolezza corporea, l’escursione dei movimenti, la coordinazione, il respiro…
Quali i benefici specifici per i danzatori?
Il danzatore chiede tanto al proprio corpo, in termini di mobilità, elasticità e carico di lavoro, provocando spesso tensioni e malesseri. Esplorando il proprio corpo attraverso gli esercizi di rolfing movement i danzatori esplorano ed ampliano la propria capacità di sentire il corpo in movimento, migliorando la qualità, la fluidità e l’espressività del gesto.
Come ha lavorato con i danzatori?
Dopo averli osservati, in statica e in dinamica, e aver identificato le zone in difficoltà abbiamo lavorato nell’esplorazione di quelle aree, e abbiamo insistito nel porre l’attenzione alle sensazioni e alle percezioni. In particolare la percezione del peso (forza di gravità) che ci schiaccia verso il basso e della risposta elastica del corpo verso l’alto. Abbiamo ascoltato le sensazioni legate al respiro, rendendolo più profondo e tridimensionale.
L’obiettivo era ampliare l’ascolto del corpo e creare un passaggio d’informazioni tra lo spazio interno e ciò con cui venivano in contatto: ad esempio, portare l’attenzione alle mani e alle braccia ha aperto questa connessione, migliorato la coordinazione e sciolto le tensioni al collo e alle spalle; così come aprire il contatto dei piedi con il suolo ha portato ad un allentamento delle tensioni della schiena. Tutto questo ha accresciuto la fondamentale percezione del nucleo centrale del corpo.
Un lavoro molto intenso sul corpo e sullo spazio/forza di gravità, quindi…
Esattamente. Si parla di polo superiore e inferiore, più che di spazio. C’è una figura illustrativa del rolfing che è chiarissima: un omino fatto di una serie di cubi sconnessi, non in linea fra loro, è affiancato a un altro omino con i cubetti di cui è composto totalmente allineati. Questa immagine rende chiarissimo che se le parti del corpo sono in linea e lavorano insieme, tutto diventa più facile e il corpo è più libero.
Febbraio 2016 – ballettodiroma.com