Finding Giselle: tradizioni, musiche e temi ricorrenti…

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Dopo le voci delle nostre danzatrici, ecco qualche riflessione di Chris Haring, coreografo della compagnia austriaca Liquid Loft, impegnato nella preparazione del secondo atto di Giselle, commissionatogli da Balletto di Roma, insieme al collega Itamar Serussi, che lavora invece sul primo atto. Abbiamo indagato il suo metodo di lavoro, e ne abbiamo tratto anche qualche riflessione sulla contemporaneità di un’opera come Giselle…

Com’è stata la settimana di lavoro con la compagnia?
Devo dire che è una compagnia molto interessante e variegata, una cosa molto importante per chi lavora nel campo della danza, specie contemporanea; e ammetto che affidare questo tema, questo balletto, a un coreografo come Itamar e a un altro coreografo, che in questo caso siamo io e il mio team, sia una bella sfida, perché abbiamo un grande classico che avrà due interpretazioni differenti da parte di due coreografi differenti, ma per la stessa compagnia. Per tornare alla domanda: al momento tutti i danzatori contribuiscono molto bene alla ricerca, diamo loro degli input e tutti rispondono in un modo personale e differente, colourful!

Quali temi e argomenti sta esplorando?
L’argomento che ho scelto come principale in Giselle è il tema della vendetta, della rivalsa di una donna su un uomo. È molto interessante perché è un punto di vista anche femminista, molto legato all’attualità, secondo me: le Willi sono donne che morirono o si uccisero a causa di una relazione sbagliata, in un certo senso.

Come sta sviluppando il mondo delle Willi?
Faccio riferimento principalmente all’interpretazione cui accennavo prima. Anche nel libretto originale di Theophile Gautier c’è un’ispirazione da un breve passaggio dal De l’Allemagne di Heine in cui si parla allo stesso modo di questi esseri evanescenti. E come nel tema, anche nell’immaginario coreografico faccio riferimento a due/tre passaggi significativi del balletto, per ricordarci che rimandiamo a quella specifica tradizione da un lato e a un preciso contenuto dall’altro.
Un contenuto che secondo me è ancora molto attuale proprio per la manifestazione di questa insolita giustizia, che nel nostro sviluppo non fa distinzione tra uomo e donna. E anzi, secondo me il tema di sottofondo già nell’originale è la ricerca dell’uguaglianza, in una proiezione della situazione delle donne nella società dell’epoca…anche su questo tema abbiamo cercato di improvvisare con i danzatori.

finding-giselle-haring-02Qual è stato il lavoro dei danzatori?
Abbiamo lavorato molto con il team di Liquid Loft, con cui ho un preciso metodo di lavoro basato sul suono, ma anche sulle immagini. Registriamo le voci e le storie dei danzatori, magari storie riguardanti Giselle, e poi gliele restituiamo in forma di musica, o come pezzi inframmezzati alla musica originale. Alla fine il lavoro è un’integrazione tra la storia originale e queste personali improvvisazioni. Certo, c’è sempre un tema-guida, il principale ovviamente è il secondo atto di Giselle (che non è detto sia una sola…); ma dal tema della vendetta partono dei “sotto-temi” che danno vita a dei movimenti presi dal repertorio e dall’improvvisazione.

Balletto di Roma, Febbraio – Marzo 2016