Progetto scenico di Pablo Tapia Leyton al Balletto di Roma
Note di regia
Heroes è un progetto scenico che, attraverso l’unione delle biografie dei giovani danzatori del triennio contemporaneo del Balletto di Roma e il concetto di Commedia proposto da Dante Alighieri nella sua opera maggiore, propone una costruzione in dialogo diretto con la struttura narrativa dantesca.
L’assunto di partenza prende forma e sostanza proprio da una riflessione sull’idea comune dell’eroe. Solitamente collegati all’immaginario fumettistico, cinematografico e letterario, gli eroi sono soprattutto oggi i protagonisti di storie comuni, dove è necessaria una qualità mai banale seppur tremendamente semplice: la normalità.
L’intenzione del progetto è di moltiplicare le prospettive comunemente intese quando di parla di eroi: far diventare eroe un giovane performer è possibile? Secondo Pablo Tapia Leyton sì. E il suo sharing ne è la dimostrazione tangibile.
Pablo è un giovane coreografo laureato in danza presso l’Università Accademia Humanismo Cristiano di Santiago del Cile, con una formazione in danza contemporanea e composizione coreografica, completata da studi di release technique e contact improvisation, ma anche di tecniche circensi. Radicatosi in Europa già dal 2014, lavora attualmente come danzatore per Enzo Cosimi e collabora in progetti con Fattoria Vittadini, Eko Danza, TIDA; il suo studio “Tipologia della Resistenza” parteciperà a HANGARFEST 2016 e Quartiere dell’Arte 2016.
Con Pablo i danzatori del triennio contemporaneo del Balletto di Roma hanno sviluppato una biografia visiva e danzata, partendo da un’elaborazione individuale poi estesa a una dimensione collettiva che li ha portati alla misurazione con gli altri, attraverso un percorso di progressivo svuotamento e riempimento della performance. La condizione dei danzatori, infatti, nel loro aspetto più umano, è ricercata e ricostruita a partire dalla propria esperienza di viaggio e attraverso un esperimento formativo creato e contestualizzato secondo le tre cantiche: all’Inferno sono assegnati gli eventi negativi della geopolitica mondiale, al Purgatorio la caratteristica corale dell’umanità in crisi, al Paradiso una qualità spazio-temporale che si contrappone alle condizioni terrene.
Nei corpi i segni del viaggio sono evidenti, ogni “hero/danzatore” trasporta se stesso tra immagini e luoghi della memoria, indagando la propria r-esistenza con un lavoro accordato su musiche in grado di evocare pulsioni, tormenti e incertezze esistenziali per confluire nella volontà di salpare e decollare, sia come singolo che come parte di un gruppo, verso quella sponda in cui si ha il coraggio di essere come si è, senza timori.
Elemento chiave nella creazione di Heroes è l’osservazione e la ri-creazione dell’universo scenico: la collaborazione attiva di tutto il gruppo ha stimolato la necessità e la responsabilità per ogni danzatore di essere autore e non solo allievo. Ogni passo, ogni azione è stata una possibilità per guardarsi e guardare gli altri in maniera diversa.
Le pratiche di composizione e improvvisazione utilizzate dal coreografo riflettono, infatti, un sistema coreografico che si sviluppa amalgamando fluidamente pensiero umano e pensiero danzante, fino a disperdere i confini tra l’uno e l’altro.
Heroes è un progetto scenico che affina le capacità critiche dei danzatori sottoponendoli a una messa in discussione di se stessi e del proprio stare in scena: quanto di più utile per la formazione consapevole di un bagaglio di esperienze con il quale intraprendere un viaggio performativo fatto soprattutto di forza espressiva e di una prestanza fisica in grado di generare una vorticosa e potente energia.